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TEMATICHE CLINICHE

Alcuni delle problematiche di cui mi occupo in psicoterapia. Per domande o chiarimenti che non trovate in questa pagina potete scrivermi a: info@fabiolasanticchio.com

DISTURBO D'ANSIA

Entro una certa soglia l'ansia migliora le prestazioni, tanto che si parla di ansia positiva o ansia di adattamento. Quando però si supera tale soglia, ovvero il meccanismo di risposta di adattamento continua a persistere anche in assenza di esposizione a situazioni ambientali ansiogene, si parla di un'ansia patologica, caratterizzata da uno stato permanente di tensione, che compromette le capacità operative e di giudizio, facendo precipitare le prestazioni del soggetto e accompagnandosi a sensazioni di disagio e sofferenza.

DISTURBO DA ATTACCO DI PANICO

La caratteristica essenziale di un attacco di panico è l'insorgenza improvvisa di intensa apprensione, paura o terrore nell'arco di un periodo circoscritto.

L'attacco di panico è fondamentalmente la paura di aver paura, la paura di morire, la paura di impazzire. 

Chi ne soffre tende ad associare e a spiegare il panico con il luogo e le condizioni in cui questo si verifica: "ero in macchina, da allora ho paura di guidare". Le condizioni possono essere molto diverse tra loro, anche se spesso l'attacco di panico si manifesta quando il paziente si sente costretto in una certa situazione come un mezzo di trasporto, la metropolitana, l'aereo, la macchina, o situazioni che sembrano costringere in una posizione senza via di uscita come il cinema, un ingorgo o, al contrario, in ambienti aperti in cui ci si sente persi e senza punti di riferimento. 

DISTURBO OSSESSIVO - COMPULSIVO

I disturbi ossessivo - compulsivi si caratterizzano per pensieri ossessivi (ossessioni) persistenti e rituali rigidi (compulsioni) che sono finalizzati a ridurre la grande angoscia ed il terrore che le persona con questo tipo di sofferenza provano.

Le attività compulsive spesso si ricollegano a residui di pensiero magico della prima infanzia, quando gli impulsi non sono completamente differenziati dai comportamenti e dalle azioni.

Nella mia visione il disturbo ossessivo - compulsivo ha a che vedere con le dinamiche relazionali e intrapsichiche che la persona instaura con se stesso e con gli altri, in cui spesso sentimenti ostili verso l'altro non sono autorizzati e la rabbia repressa/censurata è rivolta verso se stessi, con una costruzione di identità personale che ruota attorno al sentirsi/ritenersi "cattiva" persona.

Il mio lavoro con le persone che presentano questo tipo di sofferenza è prima di tutto relazionale, aiutando la persona ad accorgersi di quello che fa nella relazione interpersonale per star male e per arrivare a gestire la sofferenza con i consueti rituali.

DISTURBO DEPRESSIVO

La caratteristica principale dei sintomi depressivi è la pervasività: sono presenti tutti i giorni per quasi tutto il giorno per almeno 15 giorni. Ci si sente senza speranza, senza poteri né risorse, completamente impotenti di fronte alla vita e alle persone. 

Mancano le energie per fare qualsiasi attività, fisica e mentale. Niente sembra interessare più, né in grado di dare piacere. Si guarda la propria vita e tutto appare un fallimento, un susseguirsi di perdite di cui spesso ci si sente colpevoli. L'isolamento relazionale è cercato e sofferto, e appare inevitabile.

DISTURBI DI PERSONALITA'

I disturbi di Personalità costituiscono delle modalità, relativamente inflessibili di percepire, reagire e relazionarsi alle altre persone e agli eventi. Ognuno di noi ha particolari e peculiari modalità di relazionarsi agli altri e agli eventi (tratti di personalità).

Ad esempio, le persone tendono a gestire le situazioni problematiche in un modo peculiare e consistente nel tempo e rispetto ai vari contesti esistenziali. Per esempio alcune persone reagiscono a situazioni problematiche cercando aiuto e supporto, altri preferiscono fronteggiare le stessi situazioni difficoltose in totale autonomia. Alcuni individui minimizzano i problemi mentre altri li esagerano.

La maggior parte delle persone con un Disturbo di Personalità risulta insoddisfatta e sofferente rispetto alla propria esistenza, inoltre, presenta numerosi problemi interpersonali sul lavoro o nelle situazioni sociali. Sono molto frequenti sintomi depressivi, ansia, abuso di sostanze o disturbi alimentari. 

PROBLEMATICHE RELAZIONALI

Relazioni affettive PotenzaTutto ciò che accade nei rapporti con gli altri - comprensioni e incomprensioni - viene regolato, infatti, dalla comunicazione. I problemi relazionali nascono e perdurano quando rimaniamo intrappolati in una rete discorsiva che ci blocca in situazioni a volte paradossali. Questo può avvenire in qualsiasi contesto o situazione: nella coppia, in famiglia, nel lavoro, con gli amici, con noi stessi. Non esiste un modo unico di "leggere" gli eventi, di interpretare le azioni e i gesti. Così una stessa situazione può venire percepita dalle persone in modo molto diverso e questa diversità può creare talvolta disagio e conflitti nelle relazioni interpersonali.

DIPENDENZA E CODIPENDENZA AFFETTIVA

La Dipendenza Affettiva è un disturbo mentale che soltanto da pochi anni in Italia sta interessando clinici e ricercatori che a diverso titolo si occupano del fenomeno delle dipendenze. Essa rientra nella più ampia categoria delle Nuove Dipendenze, che comprendono tutte quelle forme di dipendenza in cui non è implicato l’intervento di alcuna sostanza chimica (droga, alcol, farmaci, ecc.), ma l’oggetto della dipendenza è rappresentato da comportamenti o attività che sono parte integrante della vita quotidiana.

La dipendenza dall’altro è una condizione naturale degli animali e ancor più dell’uomo, soprattutto nei primi anni di vita, quando lo sviluppo cognitivo-emotivo e la formazione dell’identità non sono ancora completati, e quando la relazione con le figure adulte è lo strumento privilegiato di conoscenza di Sé e del mondo.

L’equilibrio di coppia si fonda sempre sulla comunicazione, sul rispetto di sé stessi e sul riconoscimento dell’altro come individuo, prima che come partner.

L’obiettivo del processo terapeutico è rappresentato dall’acquisizione di consapevolezza. Scoprire la propria fragilità può trasformarsi in una forza che permetterà di avere una più chiara visione della realtà e di conseguenza la capacità di migliorare la propria vita.

DISTURBI ALIMENTARI

I disturbi dell'alimentazione sono disturbi caratterizzati da un'alterazione del comportamento alimentare e da una preoccupazione eccessiva per il proprio peso e la propria forma del corpo. Essi, nella mia visione, sono in relazione a profondi disagi psichici dei quali, i disturbi alimentati, sono l'espressione più evidente.

I disturbi del comportamento alimentare insorgono prevalentemente nell'adolescenza, periodo caratterizzato da importanti cambiamenti che riguardono il corpo, la modalità di relazione con i coetanei e la famiglia, la propria autonomia e possono interferire gravemente con la realizzazione del proprio sé. Attraverso il sentimento di potenza e maggiore autostima che deriva dalla decisione di modificare il proprio corpo secondo impropri ideali estetici, i disturbi si autorinforzano, in un circolo vizioso che diviene difficile abbandonare poiché è al loro interno che la persona trova la sua identità e non sa essere in nessun altro modo. Al comportamento alimentare alterato si associa frequentemente insonnia, depressione, instabilità emotiva, accentuazione del perfezionismo,comportamenti ossessivi e difficoltà relazionali.

La psicoterapia per trattare queste problematiche richiede molta costanza e impegno da parte della persona nel farsi aiutare ad abbandonare la propria identità, inevitabilmente connessa al corpo e al controllo del cibo assunto, e trovarne un'altra.

E' un processo molto impegnativo e doloroso ma che può essere di grande aiuto alle persone che vogliono porre fine a questo tipo di sofferenza.

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